EN

This work is made of 136 receipts from the automated banking. In the description of every receipt it is written a verse from the seventeenth canto of Dante’s Inferno of the Divine Comedy. Every deposit correspond to a Dante’s verse. The third circle of the Inferno is narrated in the seventeenth canto of the Inferno, it is where Geryon dwells, it is an image of fraud. This is the place of the violent against God, the usurers, that is those people who make profit from money itself (according to the Medieval definition, all bankers). This work pretends to make Dante’s piece of art objective and, at the same time to alienate oneself by looking at the printed receipts, as a way of criticism of the bank system in modern society.

IT

L’opera è composta da 136 ricevute bancarie, ciascuna rilasciata da una cassa bancomat a seguito di un versamento in contanti. Ogni scontrino riporta, nella descrizione dell’operazione effettuata, un verso del diciassettesimo canto dell’Inferno di Dante Alighieri. Ad ogni versamento corrisponde un verso dantesco. Il canto diciassettesimo dell’Inferno si svolge nel terzo girone del settimo cerchio dove ha dimora Gerione, simbolo della frode, e dove sono puniti i violenti contro Dio, gli usurai, cioè tutti coloro che non traggono guadagno né dal sudore né dall’ingegno, ma dal denaro stesso (in pratica tutti i banchieri, secondo la definizione medievale di usura). Il lavoro utilizza l’oggettivazione dell’opera dantesca e lo straniamento che deriva dal visualizzarla impressa su scontrini bancomat quale critica al sistema bancario nella società contemporanea.

ES

La obra se compone de 136 tickets bancarios suministrados por un cajero automático luego de cada depósito. Sobre cada ticket ha sido escrito, a través del uso del teclado del cajero mismo en la descripción de la operación efectuada, un verso del canto numero XVII del Infierno de Dante Alighieri. Por cada depósito efectuado corresponde un verso dantesco. El canto numero XVII describe el séptimo circulo el cual es custodiado por Gerión, símbolo del fraude, donde son castigados los violentos contra Dios, entre otros, los usureros, es decir todos aquellos que no contraen ganancias ni con el sudor de su frente ni del ingenio mas del dinero mismo y del sudor ajeno (prácticamente todos los banqueros, según la definición medieval de usura).