autoritratto n. 8 (The Incomer)
pallet wood, soil, digital photography, frame, certified
2013
EN
This piece of art is made of a bed built with waste material. On the bed there is soil, which is used by the artist to wrap himself from the cold. This is a way to present the unsafe shelter of immigrants. The photographs show the artist, lying, nude and wrapped by the soil in different locations of Bologna’s suburbs. This installation art is completed with a soil test stating the characteristics and composition of the soil. The symbolic meaning of the soil is a clear reference and tribute to the work of Joseph Kosuth. Here the attention is focalised on the phenomenon of the migration experienced by the artist.
IT
L’opera è composta di un letto costruito con materiali di recupero con sopra della terra che viene utilizzata dall’artista per coprirsi dal freddo ambientale proponendo metaforicamente il modo precario di rifugio degli immigrati. Le fotografie mostrano l’artista nudo coricato e coperto dalla terra in diversi punti della periferia di Bologna. L’installazione è completata da un certificato rilasciato da un laboratorio specializzato in analisi per l’identificazione mineralogica di campioni di terreno e che in questo caso tale studio di laboratorio ha determinato la composizione appunto mineralogica della terra che fa parte dell’opera. Il chiaro riferimento/omaggio al lavoro di Joseph Kosuth ripropone l’idea tautologica del significato simbolico della terra focalizzato nel fenomeno sociale dell’immigrazione vissuto in prima persona da parte dell’artista.